Alla Scoperta delle Bellezze del Golfo di Napoli
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Anacapri sorge invece sul monte Solaro (altezza massima 589 m.), raggiungibile mediante seggiovia o un sentiero; da qui si può godere di bellissime prospettive panoramiche sull'isola, su Sorrento e sul golfo. Da Anacapri si può raggiungere la Grotta Azzurra, famosa per i riflessi della luce osservabili al suo interno, e dove si trovano anche rovine romane, risalenti ad un'epoca in cui la cavità non era invasa dalle acque. Ischia, con i suoi sei comuni, è di gran lunga la più grande delle isole del golfo; un tempo collegata alla terraferma, presenta di fatto caratteristiche morfologiche e vulcaniche analoghe a quelle degli adiacenti Campi Flegrei. Detta "Isola Verde" per l'abbondante vegetazione, favorita dalla fertilità del suolo e dal clima sempre mite, Ischia è dominata dal monte Epomeo, un vulcano spento, e costellata da numerosi crateri minori, attivi in età preistorica. Dell'antica origine vulcanica rimangono oggi tracce nelle numerose sorgenti termali e fumarole, presenti presso le coste e sul fondo marino. Proprio la forte presenza termale, insieme alla vocazione balneare, ne hanno favorito il forte sviluppo turistico, facendone una sorta di capitale del benessere del Mediterraneo. Storicamente, l'isola fu una delle prime località d'Italia occupate da coloni greci: l'antica Pithecusae fiorì a lungo, indipendente, fino all'eruzione del 500 a.C., che costrinse alla fuga i coloni originari, e portò l'isola nella sfera d'influenza di Neapolis. Da allora, come colonia di Neapolis, Ischia ne assorbì i culti (in primis quello di Apollo), i costumi e la cultura.
Il comune con il maggior movimento turistico è quello di Ischia Porto (o semplicemente Ischia), dove si trovano i principali alberghi e numerosi negozi e locali tipici. Dal porto, originato da un laghetto formatosi all'interno di un cratere, si sviluppa un litorale sabbioso lungo 3 km, che conduce ad Ischia Ponte: è questo un piccolo borgo di pescatori, caratterizzato dall'isolotto del Castello Aragonese, raggiungibile appunto attraverso un ponte. Il castello, di epoca medievale, è il simbolo delle lotte condotte dagli abitanti dell'isola per fronteggiare i furiosi attacchi saraceni. Spostandocisi lungo la costa in senso antiorario, si giunge al comune di Casamicciola, frequentatissimo centro di soggiorno, balneare e termale; da qui partono sentieri che conducono al colle della Sentinella, dove ha sede l'osservatorio astronomico, e alla vetta dell'Epomeo, da cui si può ammirare un panorama magnifico della costa tirrenica. Lacco Ameno è un'elegante stazione balneare e termale che sorge ai piedi del monte Epomeo, ed è caratterizzata dal cosiddetto "fungo", un singolare isolotto roccioso eroso dall'acqua. Forio d'Ischia è una caratteristica borgata adagiata su un promontorio della costa occidentale dell'isola; sul paese svetta un torrione cilindrico, utilizzato come vedetta per difendersi dagli attacchi saraceni nel medioev. Sulla punta del promontorio si trova il Santuario del Soccorso, e da qui si può godere di una suggestiva vista del golfo di Gaeta; oltre Forio, un sentiero conduce alla spiaggia di Citara, alla Punta Imperatore e alle fumarole del villaggio di Cuotto. Sant'Angelo d'Ischia è invece un incantevole borgo costituito da case di pescatori addossate a un pendio, e caratterizzato da un istmo di terra che conduce a un promontorio roccioso; nei pressi, la Spiaggia dei Maronti vede la presenza di fumarole e acque termali che sgorgano dalla roccia. Alle falde meridionali dell'Epomeo, infine, sorge tra colline e pendii il borgo di Serrara Fontana (ad un'altitudine di 452 metri), contorniato da altri villaggi tra cui Barano d'Ischia, da cui si gode un'ottima vista dei Campi Flegrei. Procida è la più piccola, la più selvaggia e la meno contaminata delle tre isole, pur essendo separata dalla terraferma da uno strettissimo canale; di origine vulcanica come Ischia, conserva traccia degli antichi crateri in diverse insenature della sua costa. Ciò che resta di un antico cratere è l'isolotto di Vivara, su cui sono state trovate tracce di insediamenti umani antichissimi, risalenti al neolitico. Insediamenti micenei e testimonianze di epoca romana evidenziano la comunanza con le vicende delle isole di Capri e Ischia. Nel passato più recente, vanno ricordate le frequenti invasioni saracene e, all'incirca dal 1000 d.C., la fioritura di insediamenti religiosi a seguito dell'avvento dei benedettini. Giungendo a Procida in traghetto o aliscafo, il primo impatto con l'isola è dato dalle caratteristiche case dei pescatori, variamente colorate per essere riconoscibili anche dal mare. La zona del porto è densamente popolata, e ricca di negozietti e trattorie. Percorrendo la via Roma, si raggiunte Punta Lingua, dove si può assistere alla maestosità della Terra Murata, che forma una muraglia di origine naturale. In questa zona si trovano l'Abazia di S.Michele Arcangelo, edificata dai Benedettini nell'XI secolo, che ospita importanti opere d'arte, e il Palazzo d'Avalos, dal passato illustre ma in seguito adibito a carcere, fino a pochi decenni or sono. Oltre la Punta Lingua, si apre il porto naturale della Corricella, tuttora sede di un'intensa attività di pescatori; più oltre, un'altra insenatura ospita la via Panoramica, da dove si possono ammirare splendide vedute di Napoli e godersi rilassanti passeggiate a contatto con la natura.
In posizione diametralmente opposta al porto si trova la spiaggia della Chiaiolella, la più frequentata dell'isola, che segue il profilo di un vulcano spento e si affaccia sull'isola d'Ischia. Su un versante della spiaggia, una selvaggia collinetta costituisce la via d'accesso all'isolotto di Vivara, collegato alla terraferma da uno stretto ponticello. L'area, costone di un vulcano spento, secoli addietro riserva di caccia di Carlo III di Borbone, è oggi un parco naturale e archeologico, visitabile previo appuntamento con guide autorizzate.
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