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Alla Scoperta delle Bellezze delle Isole Eolie

2/23/2012 Rosaria Magnisi 1 Comments



Un luogo dove dal mare emergono sette isole, il luogo ideale per una vacanza indimenticabile. Questo luogo di selvaggia e rara bellezza è l'arcipelago delle isole Eolie situate di fronte a Milazzo in provincia di Messina (SICILIA). Secondo la mitologia greca questo gruppo di isole di origine vulcanica deve il suo nome a Eolo, il dio dei venti che su una di esse si stabilì aiutando i pescatori, grazie alla sua abilità di prevedere il tempo, si guadagnò grande stima tra gli abitanti dell' isola. La bellezza del luogo è data dal suo carattere incontaminato ed insulare, dagli elementi naturalistici, un notevole esempio paradisiaco. La loro importanza è stata determinata anche dalla possibilità da loro offerta di poter studiare le attività dei vulcani. Anche la fauna contribuisce ad aumentare la bellezza dell'arcipelago perchè prevede il passaggio di vari tipi di uccelli migratori, nonchè la presenza di vari passeriformi ed altre specie animali come i gabbiani e dei gabbiani come il falco della regina. Naturalmente tutto l'arcipelago ha la sua storia che merita una certa attenzione visto che è stata attestata la presenza umana nell'arcipelago di insediamenti relativi al 4000 A.C.. Per considerare altri periodi storici altrettanto importanti, occorre ricordare che fonti storiche attestano l'influenza greca di Lipari, certamente l'isola più famosa dell'arcipelago. E proprio a Lipari c'è il famoso Museo che mostra tutta la storia di queste isole emerse nel paleolitico e dove nulla risulta banale o lasciato al caso. Nell'arcipelago colpisce il contrasto cromatico determinato dalla roccia presente ed i colori tipici della vegetazione qui presente.
Pur nella loro diversità, queste isole vanno a ricreare un posto unico ed unitario che deve esser vissuto fino in fondo per esser compreso veramente. Attività prevalente dell'arcipelago che, tra l'altro, permette davvero di gustare tutta la bellezza qui rappresentata, è l'attività turistica. Rientra in questo arcipelago l'isoletta di Alicudi, che insieme a quella di Filicudi è la più distante da Milazzo, dalla forma a cono, parte terminante di un vulcano che affonda per mille metri nell'abisso marino, caratteristica per le sue case create con la pietra lavica, per la sua fitta vegetazione formata da fichi d'india, capperi, eriche e ginestre. Oltre la bellezza tipica del posto, data dalle spiagge e dalla limpidezza del mare, occorre citare gli esempi architettonici come la Chiesetta del Carmine e quella di San Bartolomeo, il nucleo abitativo di Montagna risalente al XVIII secolo e l'abitato di Castello sul costone che scende fino al mare. Altro esponente di questo arcipelago è la già citata isoletta di Filicudi, anch'essa con il suo vulcano culminante con la Fossa delle Felci, con i suoi reperti attestanti la presenza dell'uomo nell'isola per oltre quattro millenni, come i resti di un antico villaggio preistorico e risalenti al periodo del bronzo antico, con i siti turistici come Rocca Ciauli, la Montagnola di Capo Graziano, il Monte Guardia. I centri abitati della zona sono Valdichiesa e Zucco Grande. Quel che attrae maggiormente dell'isola è la bellezza naturale data dal mare, dalla splendida quanto accidentata costa dello Sciarato. Anche quest'isola, come le altre, permette di effettuare dei giri in barca per poter meglio ammirare la bellezza naturale del posto. Si possono così ammirare tratti isolani con una discreta vegetazione spontanea davvero resistente, vari punti costieri interessanti, a partire dallo Zucco Grande dove si possono ammirare vari strati lavici e tufacei.
Stromboli è un'altra isola dell'arcipelago delle Eolie, nota soprattutto per l'attivo vulcano che contiene e che dà sempre prova della sua potenza con delle eruzioni costanti, per il dente lavico di strombolicchio a poche centinaia di metri dall'isola, per la sua località detta "Sciara del Fuoco" con i suoi crateri. Tutta la zona potenzia il suo fascino soprattutto al tramonto, quando il paesaggio naturale diventa ancor più suggestivo.
Altra famosa isola di questo arcipelago è Salina, isola molto verde, con due rilievi montuosi, Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri, con tre comuni, con una vista panoramica notevole verso tutte le altre isole della zona, con una vecchia salina che ha dato il nome all'isola. Questo sito turistico principalmente nel periodo estivo, ci sono vari centri di interesse come il Santuario dedicato alla Madonna del Terzito, la zona Santa Marina con le annesse grotte saracene, la baia di Pollara con i faraglioni, il Vallone del Lupo. Il mare non offre una ricca pesca ma la possibilità di fare i bagni.
Vulcano è l'isola dell'arcipelago delle Eolie più vicina alla terraferma, con il suo vulcano che le dà il nome e la forma, nonché lo strato di sabbie nere. Un giro turistico dell'isola deve comprendere il giro del cratere del vulcano, la Grotta del Cavallo e Gelso, per fare un bel bagno.
L'isola più importante dell'arcipelago è Lipari, interessante per le sue spiagge dalla fine sabbia bianca, il centro storico culminante nel Castello, noto per lo splendido panorama marittimo che esso offre, per il Museo Archeologico che esso contiene ed affiancato dalla Cattedrale di epoca normanna e dall'anfiteatro greco, per le sue varie frazioni tra cui spiccano Canneto, con la sua lunga spiaggia sabbiosa, e Acquacalda, con le cave di pomice e le sue spiagge. L'isola è già stata citata durante l'itinerario turistico comprendente i castelli isolani, ma può rientrare a pieno titolo anche in quello comprendente i siti archeologici vista la presenza di una vasta area archeologica comprendente stratificazioni millenarie e reperti databili dal XVII al II secolo A.C., Le Terme di San Calogero, sempre databili intorno al XVII secolo A.C. e comprendenti un sistema di canalizzazione ed una stufa per riscaldare l'acqua, una necropoli molto ricca comprendente anche delle tombe risalenti al 470 A.C. ed i resti di due santuari dedicati a Demetra e Kore, anch'essi con una datazione intorno al 470 A.C. circa. Sull'isola di Lipari occorre ricordare inoltre il chiostro del Monastero di S. Bartolomeo, riscoperto recentemente e fatto costruire per volere del Conte Normanno Ruggero utilizzando le pietre delle costruzioni bizantine. Gli spunti visivi dati dall'isola permettono di spaziare dal cratere delle Rocche Rosse alle cave di Pietra Pomice, alle antiche miniere di caolino. Panarea è l'ultima isola dell'arcipelago citato, sicuramente la più verde, caratteristica per il fatto di esser un arcipelago minore in quello più grande, anche se parte delle sue isolette non sono abitabili ma comunque visitabili. Altro giro turistico dell'isola deve assolutamente comprendere la baia verde Cala Junco, i resti di un remoto villaggio preistorico risalente alla età del bronzo.

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1 commento:

  1. La Natura e Bella Risveglia Tutto, Posti da Incanto Bisogna Viverci Per Risvegliare il Nostro Io.

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