Alla Scoperta delle Bellezze delle Isole Egadi
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Marettimo - A 38 chilometri ad ovest di Trapani emerge da splendide acque cristalline Marettimo: l'isola più montuosa e verdeggiante dell'arcipelago delle Egadi, popolata da rupi alte fino a 700 metri (come monte Falcone) e abbondante di sorgenti di acqua freschissima. Sulla Punta Troìa è visibile una fortezza borbonica, un tempo adibita a prigione; appena sopra il paese si scorgono le tracce del passaggio romano nell'isola e anche una piccola chiesa di epoca normanna. Ricca di suggestive grotte raggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, del Presepe e della Bombarda - Marettimo accoglie anche diverse specie endemiche, animali e vegetali. La visita all'isola è oggi agevolata dalla presenza di sentieri pedonali che consentono di apprezzarne appieno il fascino; proseguendo lungo uno di questi si raggiunge la fonte Pegna, dove sopravvive una piccola pineta. Nella zona nord-occidentale dell'isola è visibile una macchia a leccio, lentisco ed erica.Tipiche di Marettimo sono anche numerose specie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea. Il rito della mattanza-Fino a una quarantina d'anni fa la mattanza dei tonni era uno spettacolo tradizionale lungo le coste siciliane, oggi invece sopravvive in pochissimi luoghi. Favignana è tra questi. La mattanza (dallo spagnolo matar, uccidere) si svolge tra fine aprile e metà giugno e, pur nella sua finalità diretta a catturare i tonni da vendere sul mercato, riassume storicamente nella mente delle genti di Sicilia il valore simbolico dell'eterna lotta tra l'uomo e la natura, qui in forma di animale (ci viene in mente la corrida spagnola o la lotta titanica tra il marinaio e il marlin ne "Il vecchio e il mare" di Hemingway): rituale popolare, tradizione corale, cerimonia intensa e crudele, intrisa di forti significati culturali. I branchi di tonni spinti dalle correnti orientali del mediterraneo si ritrovano ogni anno a primavera nelle calde acque del Canale di Sicilia per l'accoppiamento, ed è qui che i pescatori organizzano il sofisticato metodo di cattura, secondo una tecnica antica e rigidamente codificata. Gli animali vengono dapprima guidati all'interno di un sistema di reti e ancore galleggianti che li incanala verso la "camera della morte"; a questo punto le imbarcazioni chiudono da ogni lato il quadrilatero e i tonnaroti issano la rete dove i tonni soffocano, storditi per la mancanza di spazio e di acqua. E' il momento della mattanza: i marinai colpiscono i tonni con gli arpioni e li issano sulle barche, mentre l'acqua diventa rossa del loro sangue in un crescendo impressionante. Al di là dei fatti simbolici comunque il lavoro delle tonnare siciliane rappresentava in passato una voce complessa e importante dell'economia, con grandi stabilimenti (oggi splendidi esempi di archeologia industriale) e una vera attività imprenditoriale, con un forte indotto, per la lavorazione e la conservazione del pesce. Nelle isole le tonnare sono importanti per l'economia sin dal 1453, quando divennero titolo di baronia. Seguendo poi il flusso degli interessi marittimi e commerciali dei liguri verso quest'arcipelago, i Pallavicini-Rusconi, banchieri genovesi, ottennero nel seicento da Filippo IV di Spagna l'arcipelago e le tonnare, in cambio di un loro grosso credito. Nel 1878 i Florio, anch'essi di origine ligure e grandi imprenditori, con due milioni di lire in contanti divennero proprietari di tutto; fu questa famiglia a rendere moderne le tonnare e a creare gli stabilimenti industriali per la lavorazione dei prodotti ittici. Successivamente arrivarono i Parodi, i quali ne divennero a loro volta i proprietari, confermando il rapporto esistente tra Egadi e Liguria. In queste isole si va per riposarsi, per fermare il tempo. Per rieducarsi con gusto e tranquillità al vero senso delle cose, dei rapporti umani e con la natura. Per re-imparare quali sono i bisogni veramente essenziali e quali gli inutili orpelli che affaticano le nostre esistenze. Non c'è molto da fare in queste isole per chi ama le vacanze stressanti come stressante sarà per loro il resto dell'anno. Già, in queste isole si dimentica facilmente cosa è lo stress. Mare, sole, letture, un giro in bicicletta e qualche chiacchierata in piazza con i locali. Favignana è l'isola più mondana..si può assistere a concerti e spettacoli sotto il cielo stellato e si può anche ballare! E per chi ama il buon cibo sarà ammaliato dai sapori irresistibili. Le isole hanno una tradizione gastronomica di tutto rispetto, ovviamente basata sul pescato: piatti semplici, ma curati e saporiti, sempre preparati ingredienti freschissimi, prodotti direttamente sul posto. Nei pochi ristoranti dell'isola si mangia bene praticamente dappertutto; ma il massimo sarebbe stringere amicizia con gente del posto ed assaggiare la cucina casalinga. Noi vi consigliamo di provare ovviamente il tonno, che qui preparano in diverse versioni: semplicemente alla griglia, con la cipollata, all'agrodolce. Poi gli involtini di spada, le fritture di gamberi e di calamari, le prelibate aragoste lessate arricchite con un filo di olio d'oliva, la cernia o l'orata preparate al forno con le patate. Noi ci siamo trovati benissimo in un piccolo ristorante di Favignana, l'Egadi, dove ad un'accoglienza affettuosa e discreta si unisce una cucina raffinata e ghiotta che valorizza al meglio una materia prima di straordinaria qualità. Assaggiate il carpaccio di tonno alle erbe, il lattume, le frascatole in zuppa di aragosta (una sorta di cuscus cotto direttamente nel brodo dell'aragosta), le farfalline alla crema di seppie con finocchietto selvatico e mandorle tostate. E il pesce in tanti modi. Chiudete con le cassatelle di ricotta, i fichi al forno o i succosi gelsi neri. Prima di alzarvi bevete poi un ultimo rosolio fatto in casa. E la vita vi sembrerà più rosea. Se poi la vostra vacanza è destinata a finire (come per tutti noi comuni mortali) portatevi almeno un ricordo (alimentare) di questo sogno: i pescatori locali si sono organizzati in diverse cooperative che, con passione ed antica arte, lavorano e conservano il pescato: in centro troverete diversi negozietti che vendono i tipici prodotti di tonnara, sia sottoli che salati, come bottarga, cuore, ficazza, mosciame. Il calore del sole e dell'accoglienza delle Egadi tornerà con voi nelle vostre case.
Posti Incantevoli
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