Cartolina di Toscolano Maderno in bianco e nero.
Maderno è legato alla memoria del Vescovo di Brescia S.Ercolano o S.Erculiano vissuto nel VI° secolo. Questi, si rifugiò in una grotta presso Campione del Garda, per penitenza o perché perseguitato. Quando morì le sue spoglie furono contese tra gli abitanti della riviera per cui, secondo la leggenda, furono poste in una barca abbandonata in balìa delle onde e del vento , Il giorno dopo questa barchetta approdò, prodigiosamente, nel golfo di Maderno. Nel 1455 fu riconosciuto protettore di tutta la riviera.
Toscolano Maderno
L’attuale comune, costituitosi il 14 giugno 1928, non è altro che la fusione dei due centri di Toscolano e Maderno i quali vantano entrambi origini molto antiche: il primo etrusche ed il secondo romane. Pare,infatti, che il primo insediamento sia stato proprio ad opera degli etruschi nella zona del porto di Toscolano alla quale fu dato il nome di Benaco, poi sostituito, intorno al 1° secolo d.C., da Tusculanum. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel 1° secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa della quale, nei pressi dell'ingresso alla cartiera, si possono ammirare ancora ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito d’alcuni lavori di scavo. Alcune lapidi si possono ammirare presso il Museo lapidario di Verona, altre sono state a suo tempo murate nel campanile della Chiesa di Toscolano insieme a due colonne rabberciate che si trovano all'ingresso della Chiesa stessa. All’interno del parco della villa romana si trovavano due templi: l’uno dedicato a Giove, sulle cui rovine è sorto il Santuario della Madonna del Benaco. L’altare di questa chiesa era formato da quattro colonne (le stesse che ora si trovano all’esterno del tempio) con un capitello nel quale era posta la testa, a forma di ariete, di Giove Ammone, fatta distruggere da San Carlo Borromeo nel 1580. L’altro, invece, era dedicato a Bacco. Su quest’ultimo fu costruita una chiesa dapprima dedicata a S.Andrea, più tardi a S.Domenico ed infine demolita nel ‘500 per far posto all’attuale Chiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo. Attualmente ospita numerosi preziosi dipinti del pittore veneziano Andrea Celesti, quasi a divenire una sua galleria personale. Anche Maderno può vantare una grandiosa e antica opera d’arte. Si tratta della Chiesa romanica, un tempo dedicata a S.Andrea ed ora a S.Giovanni Battista, che s’affaccia, con la sua maestosa facciata, sulla piazza centrale.Sul luogo dove si trova ora la Parrocchiale di Maderno sorgeva, fin dal Medio Evo, un maestoso castello con quattro torri delle quali è rimasto solo l'attuale campanile. Era, a quel tempo, circondato da doppie fosse e costruito certamente a difesa delle continue minacce barbariche Intorno alla metà del XIII° secolo fu adattato a palazzo pubblico sede del Podestà, poi del Vicario (Magistrato). Quando nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana vi si installarono i vari organismi amministrativi che rimasero fino al 1377, anno in cui Beatrice della Scala decise di trasferire a Salò la sede della Magistratura e del capoluogo della riviera. Per questo affronto ai madernesi fu denominata, d’allora in poi, “Regina cagna”. Maderno, spogliata dai suoi privilegi, iniziò la sua decadenza. Il Palazzo cominciò ad andare in rovina fino a quando il 25 giugno 1645 un terribile incendio lo distrusse completamente. Soltanto un secolo dopo ebbe inizio la costruzione della nuova Parrocchiale, terminata soltanto nel 1825. Il comune presenta un esempio d’integrazione economica: in prevalenza artigianale e industriale Toscolano e quasi esclusivamente turistico invece Maderno anche se negli ultimi decenni tale attività si è estesa anche a Toscolano. Le origini industriali di Toscolano, risalgono al 1300 in località "Camerate"dove sorse la prima fabbrica di carta. Nel secolo successivo in località "Religione", così chiamata perché tempo prima fu fondata un’Abbazia Domenicana, i frati della Abbazia, dopo aver trasformato le terre incolte e paludose in campi fecondi ed aver costruito un porto ed una “seriola” (canale artificiale per condurre l’acqua), diedero inizio anch'essi all'industria cartaria usufruendo appunto della forza idraulica prodotta dalla “seriola” per far funzionare le macchine delle loro cartiere. Poi, con il tempo, tale attività si estese per tutta la Valle delle Cartiere ed in quella delle Camerate che si riempirono non solo di "folli", piccoli edifici per la fabbricazione della carta, ma anche d’officine, magli e ferriere. Direttamente collegate all'industria della carta sorsero anche alcune stamperie che ebbero notevole importanza. Basti ricordare gli stampatori Gabriele di Pietro da Treviso che, intorno al 1478, lavorò a Messaga e successivamente si trasferì presso i frati domenicani alla “Religione” e Paganino Paganini ed il figlio Alessandro che dalla sua stamperia al porto di Toscolano e poi a quella di Messaga fece uscire ben 43 preziose edizioni. Verso il 1700 ebbe inizio un lento ed inarrestabile declino di queste attività. Poi l'avvento dell'energia elettrica diede loro il colpo di grazia.L’ultima cartiera rimasta nella valle fu quella dei Maffizzoli i quali, per esigenze di trasporti e d’ampliamento, costruì in località"Capra" nel 1906 il nuovo stabilimento che, in seguito a notevoli ristrutturazioni, è divenuta l’attuale Cartiera di Toscolano, che ha assunto un’importanza nazionale ed internazionale Anche Maderno disponeva d’alcune cartiere, poste sulla riva destra del torrente, ma l'attività principale era la coltivazione degli ulivi e dei limoni. All'inizio del secolo scorso, in seguito ai notevoli costi di manutenzione, le limonaie furono progressivamente abbandonate. Pochi ruderi sono rimasti a testimoniare l'esistenza di questa attività che un tempo occupava il primo posto nell’economia in tutta la riviera del Garda. Gli ulivi, invece, pur essendo ancora una fonte di reddito, lasciano ogni anno spazio a nuove case, ville o condomini.
Per quanto riguarda il turismo a Maderno, già conosciuto dai Gonzaga di Mantova dal 1600, dobbiamo rilevare che furono i tedeschi, verso la fine del 1800 a scoprire il nostro dolce clima, tanto che - contrariamente a quanto avviene oggi - la loro stagione turistica si limitava alla stagione autunnale ed invernale.
Un altro elemento storico si è inserito dal 1943 al 1945 nella vita del nostro comune. Infatti dall’ottobre 1943, con la costituzione della repubblica sociale avvenuta dopo la liberazione di Mussolini dal Gran Sasso ed al suo trasferimento a Gargnano, buona parte degli uffici Ministeriali e amministrativi della capitale si sono trasferiti, con il relativo personale, a Toscolano-Maderno, occupando l’edificio scolastico nel quale si è installato il Ministero dell’interno e diversi alberghi e case private. Nella villa del sig.Benoni (ora Hotel Golfo) a Maderno ebbe sede la direzione del partito fascista repubblicano con Pavolini. Il tutto si risolse nell’aprile 1945 con la fine della guerra, senza eccessivi danni. Subito dopo l'ultimo conflitto il turismo ebbe a Maderno un notevole sviluppo. Furono ristrutturati e costruiti nuovi alberghi. Ciononostante, in piena stagione estiva, se l'annata è favorevole, diviene quasi impossibile accogliere tutte le richieste di ospitalità, ragione per cui è divenuta una delle principale attività economiche insieme a quella dell’industria cartaria.
di Andrea De Rossi
Toscolano Maderno
L’attuale comune, costituitosi il 14 giugno 1928, non è altro che la fusione dei due centri di Toscolano e Maderno i quali vantano entrambi origini molto antiche: il primo etrusche ed il secondo romane. Pare,infatti, che il primo insediamento sia stato proprio ad opera degli etruschi nella zona del porto di Toscolano alla quale fu dato il nome di Benaco, poi sostituito, intorno al 1° secolo d.C., da Tusculanum. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel 1° secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa della quale, nei pressi dell'ingresso alla cartiera, si possono ammirare ancora ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito d’alcuni lavori di scavo. Alcune lapidi si possono ammirare presso il Museo lapidario di Verona, altre sono state a suo tempo murate nel campanile della Chiesa di Toscolano insieme a due colonne rabberciate che si trovano all'ingresso della Chiesa stessa. All’interno del parco della villa romana si trovavano due templi: l’uno dedicato a Giove, sulle cui rovine è sorto il Santuario della Madonna del Benaco. L’altare di questa chiesa era formato da quattro colonne (le stesse che ora si trovano all’esterno del tempio) con un capitello nel quale era posta la testa, a forma di ariete, di Giove Ammone, fatta distruggere da San Carlo Borromeo nel 1580. L’altro, invece, era dedicato a Bacco. Su quest’ultimo fu costruita una chiesa dapprima dedicata a S.Andrea, più tardi a S.Domenico ed infine demolita nel ‘500 per far posto all’attuale Chiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo. Attualmente ospita numerosi preziosi dipinti del pittore veneziano Andrea Celesti, quasi a divenire una sua galleria personale. Anche Maderno può vantare una grandiosa e antica opera d’arte. Si tratta della Chiesa romanica, un tempo dedicata a S.Andrea ed ora a S.Giovanni Battista, che s’affaccia, con la sua maestosa facciata, sulla piazza centrale.Sul luogo dove si trova ora la Parrocchiale di Maderno sorgeva, fin dal Medio Evo, un maestoso castello con quattro torri delle quali è rimasto solo l'attuale campanile. Era, a quel tempo, circondato da doppie fosse e costruito certamente a difesa delle continue minacce barbariche Intorno alla metà del XIII° secolo fu adattato a palazzo pubblico sede del Podestà, poi del Vicario (Magistrato). Quando nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana vi si installarono i vari organismi amministrativi che rimasero fino al 1377, anno in cui Beatrice della Scala decise di trasferire a Salò la sede della Magistratura e del capoluogo della riviera. Per questo affronto ai madernesi fu denominata, d’allora in poi, “Regina cagna”. Maderno, spogliata dai suoi privilegi, iniziò la sua decadenza. Il Palazzo cominciò ad andare in rovina fino a quando il 25 giugno 1645 un terribile incendio lo distrusse completamente. Soltanto un secolo dopo ebbe inizio la costruzione della nuova Parrocchiale, terminata soltanto nel 1825. Il comune presenta un esempio d’integrazione economica: in prevalenza artigianale e industriale Toscolano e quasi esclusivamente turistico invece Maderno anche se negli ultimi decenni tale attività si è estesa anche a Toscolano. Le origini industriali di Toscolano, risalgono al 1300 in località "Camerate"dove sorse la prima fabbrica di carta. Nel secolo successivo in località "Religione", così chiamata perché tempo prima fu fondata un’Abbazia Domenicana, i frati della Abbazia, dopo aver trasformato le terre incolte e paludose in campi fecondi ed aver costruito un porto ed una “seriola” (canale artificiale per condurre l’acqua), diedero inizio anch'essi all'industria cartaria usufruendo appunto della forza idraulica prodotta dalla “seriola” per far funzionare le macchine delle loro cartiere. Poi, con il tempo, tale attività si estese per tutta la Valle delle Cartiere ed in quella delle Camerate che si riempirono non solo di "folli", piccoli edifici per la fabbricazione della carta, ma anche d’officine, magli e ferriere. Direttamente collegate all'industria della carta sorsero anche alcune stamperie che ebbero notevole importanza. Basti ricordare gli stampatori Gabriele di Pietro da Treviso che, intorno al 1478, lavorò a Messaga e successivamente si trasferì presso i frati domenicani alla “Religione” e Paganino Paganini ed il figlio Alessandro che dalla sua stamperia al porto di Toscolano e poi a quella di Messaga fece uscire ben 43 preziose edizioni. Verso il 1700 ebbe inizio un lento ed inarrestabile declino di queste attività. Poi l'avvento dell'energia elettrica diede loro il colpo di grazia.L’ultima cartiera rimasta nella valle fu quella dei Maffizzoli i quali, per esigenze di trasporti e d’ampliamento, costruì in località"Capra" nel 1906 il nuovo stabilimento che, in seguito a notevoli ristrutturazioni, è divenuta l’attuale Cartiera di Toscolano, che ha assunto un’importanza nazionale ed internazionale Anche Maderno disponeva d’alcune cartiere, poste sulla riva destra del torrente, ma l'attività principale era la coltivazione degli ulivi e dei limoni. All'inizio del secolo scorso, in seguito ai notevoli costi di manutenzione, le limonaie furono progressivamente abbandonate. Pochi ruderi sono rimasti a testimoniare l'esistenza di questa attività che un tempo occupava il primo posto nell’economia in tutta la riviera del Garda. Gli ulivi, invece, pur essendo ancora una fonte di reddito, lasciano ogni anno spazio a nuove case, ville o condomini.
Per quanto riguarda il turismo a Maderno, già conosciuto dai Gonzaga di Mantova dal 1600, dobbiamo rilevare che furono i tedeschi, verso la fine del 1800 a scoprire il nostro dolce clima, tanto che - contrariamente a quanto avviene oggi - la loro stagione turistica si limitava alla stagione autunnale ed invernale.
Un altro elemento storico si è inserito dal 1943 al 1945 nella vita del nostro comune. Infatti dall’ottobre 1943, con la costituzione della repubblica sociale avvenuta dopo la liberazione di Mussolini dal Gran Sasso ed al suo trasferimento a Gargnano, buona parte degli uffici Ministeriali e amministrativi della capitale si sono trasferiti, con il relativo personale, a Toscolano-Maderno, occupando l’edificio scolastico nel quale si è installato il Ministero dell’interno e diversi alberghi e case private. Nella villa del sig.Benoni (ora Hotel Golfo) a Maderno ebbe sede la direzione del partito fascista repubblicano con Pavolini. Il tutto si risolse nell’aprile 1945 con la fine della guerra, senza eccessivi danni. Subito dopo l'ultimo conflitto il turismo ebbe a Maderno un notevole sviluppo. Furono ristrutturati e costruiti nuovi alberghi. Ciononostante, in piena stagione estiva, se l'annata è favorevole, diviene quasi impossibile accogliere tutte le richieste di ospitalità, ragione per cui è divenuta una delle principale attività economiche insieme a quella dell’industria cartaria.
di Andrea De Rossi
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