Le Limonaie
Le spiagge assolate, il clima mite, la vegetazione mediterranea, fanno del lago di Garda una sorta di piccolo mare, incastonato fra le ultime propaggini delle Alpi e la pianura padana.
Il lago di Garda, il più grande lago d’Italia, è il luogo per eccellenza in cui natura, storia, arte, cultura, sport e benessere si fondono per dare al turista un’offerta davvero unica.
In questa meravigliosa cornice s’inserisce una realtà davvero singolare: le limonaie o giardini di limoni. Luoghi che hanno attratto artisti, studiosi e scrittori da ogni parte del continente rappresentano salotti naturali che, nella storia, hanno dato vita ad una vera e propria svolta dell’economia gardesana.
Costruite a scopo ornamentale, verso il XV secolo da ricchi e nobili possidenti presso i palazzi delle loro grande proprietà, le limonaie divennero presto, soprattutto grazie alla grande intuizione ed abilità degli abitanti rivieraschi, una vera attività commerciale. Il Garda divenne così la zona di produzione di agrumi più settentrionale del mondo.
Di queste bellezze, agricole e naturali, oggi rimangono alcune testimonianze murarie. I giardini di limoni del lago di Garda non sono visibili in nessuna altra parte del mondo e attraverso i secoli hanno attirato l’attenzione di molti scrittori e studiosi, che li hanno dapprima paragonati a prosperose serre terrazzate e più tardi, dopo il declino di questa agricoltura, a rovine incantate di antichi castelli o enormi candele che si stagliano verso il cielo o ai resti di una grande razza che ebbe qui il suo culto.
Tratto dal libro" I Giardini di Limoni del Lago di Garda dal passato al presente " di Leila Losi
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