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Parco La Maddalena: conosciamolo meglio!

3/16/2012 Rosaria Magnisi 2 Comments

Fonte
http://profumodimare.forumfree.it/?t=60726105#lastpost
pubblicato da Filippo Foti

                                        Alla Scoperta dell' Arcipelago della Maddalena - Sardegna...
                                    quel colore turchese che incanta e sconvolge fino al cuore...

Quel colore turchese che incanta e sconvolge fino al cuore..

"Quel colore turchese che incanta e sconvolge fino al cuore...è questo lo spettacolo del mare della Sardegna che appare come un miraggio!" E' questo l'inizio del post della brava Rosaria Magnisi nel suo Blog. "Uno scenario selvaggio dove è bellissimo lasciarsi rapire. Un tuffo tra cielo e mare".

Il Parco Nazionale La Maddalena è stato istuito con Legge n. 10/1994, mentre l’Ente Parco, gestore dell’area protetta, ha visto la luce col D.P.R. 17 maggio 1996 ed è stato subito incluso in una lunga serie di convenzioni tra le quali il Santuario dei Cetacei, il Parco Geominerario Sardo; riconosciuto dall'UNESCO insieme alla Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio, costituì un immenso Parco Marino Internazionale.

Santuario dei Cetacei

Le carte della cultura e dell'ambiente sono le nuove strategie di questo piccolo angolo di Sardegna, desideroso di combinare turismo e conservazione, ritornando ad essere un nodo cruciale nell'intero Mediterraneo.

L'arcipelago della Maddalena è composto principalmente da 23 isole di cui due maggiori che sono La Maddalena e Caprera; le quattro isole minori sono Spargi, Santo Stefano, Santa Maria, Razzoli e Budelli, raggiungibili solo con imbarcazioni private e praticamente disabitate.



Il resto sono dei modesti affioramenti non più grandi di un chilometro quadrato. L'isola della Maddalena è l'isola maggiore con l'omonimo ed unico centro abitato. Lungo le sue coste si stendono un gran numero di spiagge facilmente accessibili, grazie ad una strada che permette un agevole periplo del territorio.

Per arrivare a La Maddalena ci si può imbarcare da Santa Teresa di Gallura oppure da Palau. Questa seconda via è la più rapida e breve, con traghetti che partono praticamente ogni mezz'ora e arrivano nel cuore del paese.

Appena sbarcati dal traghetto è praticamente obbligatorio prendere la strada sulla destra che passa davanti all'ammiragliato e conduce a Caprera o permette di compiere un completo giro intorno all'isola.

La morfologia della costa nord, rende possibile l'accesso alle varie cale quasi esclusivamente via mare. Esistono anche dei sentieri di difficile percorribilità che partono nei pressi della fortezza di Arbuticci.

Fortezza di Arbuticci

Da nord verso sud le cale più famose del lato ovest sono: Punta Crucitta, l'estremo nord dell'isola, Punta Galera, Cala Napoletana e Cala Caprarese. La parte più a nord si chiama Cala Serena, mentre il piccolo arenile a sud è la più nota Cala Garibaldi, usata come attracco privato dal famoso Generale.

Cala Garibaldi

Le Isole Minori, non essendo collegate da alcun ponte o traghetto di linea, sono raggiungibili solo con l'utilizzo di imbarcazioni private. Essendo l'arcipelago un parco, sono previste al suo interno le diverse zone di tutela ambientale che dividono l'area in zone A, B, C.

A: Sono zone di riserva integrale in cui non è consentita alcuna attività, nemmeno la semplice balneazione;

B: Sono zone di riserva generale in cui è vietata la navigazione parallelamente alla costa ma sono consentite la balneazione, la pesca con lenza da terra, l'attività esplorativa subacquee (diving), la navigazione e l'attracco in zone specificatamente indicate dall'ente gestore;

C: Sono zone di protezione parziale nonché le più ampie della riserva, è consentita la pesca sportiva e quella professionale compatibile con le finalità dell'area. Sono consentite anche le attività nautiche con limiti e autorizzazioni previsti dall'ente gestore.

Santo Stefano è l'isola che si trova sul tragitto tra Palau e La Maddalena, ben individuabile grazie alla presenza della piccola colonna dedicata alle Corazzate Roma, Da Noli e Vivaldi, affondate nelle acque dello stretto durante il secondo conflitto mondiale.

Nell'isola sorge la vecchia Cava di Villamarina, residuo dell'attività estrattiva del granito ed al suo interno si trova quello che è diventato il simbolo dell'isola, ossia l'incompleta statua di Costanzo Ciano, commissionata dal Duce.

Nelle sue coste frastagliate sono inserite un buon numero di accoglienti spiagge. Nella profonda insenatura sita a sud dell'isola sorgono le incantevoli spiagge di Cala Corsara, dove nel cristallino mare antistante fu rinvenuto il famoso relitto romano. Sul lato ovest della spiaggia si erge la 'Testa della Strega', una bizzarra roccia granitica che il vento e la pioggia hanno sagomato dandole il classico profilo da scellerata fattucchiera.

Budelli: la spiaggia Rosa

Budelli si trova a nord di Spargi ed è senz'ombra di dubbio la più famosa di tutte le isole minori, in quanto sulle sue coste sorge la spiaggia più singolare dell'intero Mediterraneo: la spiaggia Rosa.

L'isola di Santa Maria si trova a nord est di Budelli ed è separata da Razzoli solo da un breve stretto. Arrivando dal lato sud dell'isola viene naturale avvicinarsi alla Cala Santa Maria, in cui si allunga l'arenile più bello ma anche più frequentato. Poco distante si trova il convento benedettino, edificato dai frati primi coloni dell'arcipelago e attualmente casa del pastore che opera sui terreni dell'isola.


L'isola di Razzoli

L'isola di Razzoli è la più selvaggia tra le isole minori, con alte scogliere granitiche e una macchia mediterranea praticamente onnipresente, in cui spicca la candida radica. Il solo attracco possibile è sul lato est a Cala Lunga, dove si allunga la spiaggia omonima, l'unico reale arenile dell'isola.

Per l’accesso nel Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, si rende necessario essere muniti di un’apposita autorizzazione che può essere ottenuta presso numerose strutture portuali convenzionate nei comuni prospicienti l’area del Parco, il cui elenco è pubblicato sul sito web del Parco, oppure presso gli uffici dell’Ente Parco stesso.

Ambiente, cultura ed economia sono linee di riferimento fondamentali e su questi assunti l’Ente definisce la sua azione che, sviluppandosi dalle finalità istitutive delle aree protette, può essere riassunta nei seguenti obiettivi fondamentali:
- preservare i beni ambientali, culturali e storici dell’Arcipelago;
- favorire la conoscenza dell’ambiente naturale, anche mediante attività di sensibilizzazione e educazione ambientale;
- valorizzare le attività economiche tradizionali;
- favorire una corretta e più qualificata fruizione dei beni ambientali, anche promuovendo la fruizione destagionalizzata del territorio del Parco;
- favorire gli scambi di esperienze con altre aree protette nazionali ed internazionali, con particolare riferimento allo spazio transfrontaliero tra Sardegna e Corsica (Parco Marino Internazionale), anche stimolando la conoscenza, l’amicizia e gli scambi culturali fra i popoli.
Source: una estrapolazione da http://rosariamagnisiblogspot.com/ e marenostrum.it

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