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Riforma del lavoro, Monti non cede sull'art.18 - Dobbiamo preoccuparci ?!

3/29/2012 Rosaria Magnisi 0 Comments


Le ultime notizie sulla riforma dell'articolo 18 non sono molto rassicuranti per il singolo cittadino! Mi sbaglio?! La confusione è tanta nelle notizie.. "I lavoratori non sono merce" ..speriamo!!!! Io mi auguro che i nostri diritti non vengano calpestati da nessuno!!!! Il problema non è l'art. 18 perché sia i lavoratori che gli imprenditori, pur avendo una visione diversa del lavoro vogliono la medesima cosa: lavorare! Solo lavorare, anzi lavorare nel miglior modo possibile!.. ma per fare ciò è necessario che i politici svolgano la loro funzione nel più breve tempo possibile e nel modo più equo. Oggi come oggi, serve una risposta rapida a questo problema perché il nostro paese deve crescere. Se non c'è lavoro come fa a crescere un paese?! A voi le riflessioni! 
Io proporrei queste due misure che secondo me avrebbero un impatto immediato e positivo per migliorare la situazione italiana: a) defiscalizzazione del costo del lavoro in quanto in Italia è il più alto d' Europa e questo è inammissibile.
b) ridurre le accise sui carburanti.

Riforma del lavoro, Monti non cede sull’art. 18

Mario Monti
Mario Monti non cede sulla riforma del lavoro. Intanto però, dopo il no della Cgil, anche Cisl e Ugl hanno cominciato a tentennare sulla rivisitazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. E la Cei sottolinea: «I lavoratori non sono merce». Tant’è che Elsa Fornero ha provato a rassicurare: «Non stiamo dando alle imprese la facoltà di licenziare». E, mentre il ministro annuncia anche un intervento sugli statali, arriva una frenata: per oggi in Consiglio dei ministri è previsto un via libera alla riforma nel suo complesso «salvo intese», ma senza le norme nel dettaglio, in particolare per la parte calda sui licenziamenti. L’alleanza tra Pd e Cgil mette in subbuglio la maggioranza e Monti prova a rassicurarli: “vigilerò perché non siano commessi abusi. Sull’articolo 18 abbiamo percepito una diffusa preoccupazione, su cui vorrei rassicurare tutti, che il binario dei licenziamenti economici possa essere abusato con aspetti di discriminazione. Il governo si impegna affinché questo rischio non si verifichi perché è nostro dovere evitare discriminazioni“. Ma da Palazzo Chigi arriva poi una nota che mette in agitazione la sinistra: “il governo non ha fatto alcun passo indietro sui licenziamenti economici, per i quali non sarà prevista la possibilità di reintegro“. Ma oggi sotto la spinta di Napolitano il Consiglio dei ministri ha varato il testo “salvo intese”: formula che apre a possibili correzioni alla riforma del mercato del lavoro. Ma dalle Fosse Ardeatine il capo dello Stato ci tiene a precisare che la riforma non contiene una valanga di licenziamenti e critica le eccessive forme di protesta: “non credo che noi stiamo per aprire le porte a una valanga di licenziamenti facili sulla base dell’articolo 18 anche perché bisogna sapere a che cosa si riferisce l’articolo 18“. Ma il Pd non fa marcia indietro è pronto a dare battaglia al governo con un Bersani battagliero: “sull’articolo 18 si intervenga in Parlamento o le Camere sono inutili” e un D’Alema minaccioso: “il governo dovrà adeguarsi alla volontà delle Camere”.
Rosaria Magnisi

Source: una estrapolazione da http://www.ultimaora.net/notizie-politica/riforma-del-lavoro-monti-non-cede-sullart-18.html/

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