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"Biancaneve" da fare invidia a Julia Roberts

4/02/2012 Rosaria Magnisi 0 Comments

IN USCITA. Da mercoledì nelle sale la favola del regista Tarsem Singh
Ruolo anomalo per l'attrice che interpreta la regina cattiva, mentre la giovane è Lily Collins, figlia del cantante Phil. (Perplessa la critica anglosassone)

Julia Roberts è la regina malvagia di Biancaneve. L'anno delle favole, iniziato col telefilm C'era una volta e in attesa del kolossal fantasy Snow White and the Hunter, prosegue con Biancaneve, progetto milionario e sciocchino, atteso nelle sale da mercoledì. La pellicola, che nel mondo anglosassone non è piaciuta alla stampa specializzata, è trainata dalla presenza di Julia Roberts in un ruolo per lei anomalo, quello della regina cattiva. Passa il tempo e le Biancaneve di ieri diventano le streghe di oggi: la strada l'ha aperta Michelle Pfeiffer in Stardust e oggi è una moda, visto che anche Charlize Theron sarà regina avvelenatrice in Snow White and the Hunter. Unica consolazione per le bellissime degli anni '80 e '90: le loro giovani colleghe non son degne di essere a loro paragonate. Non lo è certo la giovane Lily Collins, figlia raccomandata del cantante Phil, che interpreta Biancaneve al cospetto della Roberts. In epoca di fiabe virate al dark o all'horror (Alice in Wonderland di Tim Burton, Cappuccetto rosso sangue), questa Biancaneve si rivolge alle famiglie e, soprattutto, a un pubblico di bambine e pre-adolescenti, che andranno in visibilio davanti alla sontuosità di costumi e colori. Per i maschietti il tono da commedia, a cavallo tra demenza e vaudeville, potrebbe essere duro da digerire. Il regista indiano Tarsem Singh, maestro dell'immagine onirica (The Cell, Immortals), è notoriamente allergico ai contenuti. Qui non tradisce la sua ascendenza da videoclipparo, dimostrandosi aperto anche ad atmosfere leggere, tanto da inserire un numero da musical bollywoodiano prima dei titoli di coda. La storia è conosciuta. Tra le novità: un principe con la faccia statica di Arnie Hammer (apprezzato in The Social Network, meno in J. Edgar) e sette nani briganti che vivono d'imboscate sui sentieri del bosco. Perché? Perché in un reame costretto dalla regina a venerare la bellezza la loro diversità li rende dei paria. Altri nomi noti nel cast: Sean Bean (Il Signore degli Anelli) è il re presto defunto e Nathan Lane un consigliere canterino. I costumi sono stati disegnati dal premio Oscar Eiko Ishioka (Dracula di Francis Ford Coppola), con lo spirito barocco che da anni contraddistingue il suo stile. I lettori dei fratelli Grimm apprezzeranno l'atmosfera frizzantina? Non quando scopriranno che il castello è stato trasformato in una beauty farm e la Roberts usa cacca di pappagallo per far maschere di bellezza... Il buon gusto della Biancaneve di Walt Disney sembra essere stato dimenticato, assieme al suo leggendario equilibrio di luci e ombre. Ora l'eroina vorrebbe essere un prototipo femminista con caschetto alla Audrey Hepburn ma, ahi noi, è più simile a una Winx.
Adamo Dagrad
Source: una estrapolazione dahttp://www.larena.it/stories/Cultura_e_Spettacoli/349315_biancaneve_da_far_invidia-a-iulia-roberts/?refresh_ce

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