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Terremoto, turismo in fuga: sciacallaggio per dirottare turisti

6/02/2012 Rosaria Magnisi 0 Comments


Da Bologna alla Riviere romagnola: tanti i turisti spaventati e in dubbio se confermare le loro vacanze. La Regione accusa: "Tentativi di sciacallaggio economico per deviare flussi turistici" e corre ai ripari: al via campagna informativa
di Redazione 01/06/2012

Da Bologna alla Riviere romagnola: tanti i turisti spaventati dal terremoto di questi giorni e in dubbio se confermare le loro vacanze.

La Regione accusa: "Tentativi di sciacallaggio economico per deviare flussi turistici" e corre ai ripari: al via campagna informativa. Nel pallone soprattutto gli stranieri: "comprensibile: le distanze sono così brevi, tra le zone terremotate e la Riviera, che dall'estero si fa fatica a capire che la costa non è stata toccata". Lo spiega all'ANSA l'assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna Maurizio Melucci. Che parla senza problemi di "tentativi di sciacallaggio economico per deviare flussi turistici". "E' inevitabile pensarlo quando vengono diffuse notizie errate. Ci sono stati turisti dall'estero che hanno chiamato gli operatori dicendo che avevano saputo di aeroporti chiusi, strade non percorribili, di allerta di ministeri che invitavano i turisti a non venire in Italia - spiega - tutte cose false.

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Ma non è solo la costa a risentire della panico da sisma. Anche il turismo bolognese a rischio. "In queste ore - avverte l'assessore Matteo Lepore - sto ricevendo diverse segnalazioni di persone e turisti che avevano in programma di venire a Bologna e che stanno chiedendo rassicurazioni sulla situazione in città. Alcuni hanno anche cancellato incontri e prenotazioni per paura del terremoto."

Da parte dell'assessore non tardano ad arrivare rassicurazioni: "Vorrei rassicurare tutti costoro che Bologna è in piedi e sicura! resistiamo caparbiamente insieme a tutta l'Emilia... quindi venite a Bologna e non abbiate paura. Il mio è un appello anche ai mezzi di informazione affinché facciano passare questo messaggio. I giornali hanno il dovere di cronaca e devono raccontare la tragedia che sta colpendo molti comuni emiliani... credo sia altrettanto doveroso per loro fornire un quadro realistico che non descriva l'Emilia come una terra distrutta ... il modo migliore per aiutare le popolazioni colpite e i Sindaci che stanno lavorando incessantemente per gestire la situazione è quella di dare messaggi di fiducia e di speranza. Abbracciamoci, come ha scritto qualcuno, ma facciamolo davvero!"

Nei prossimi giorni partirà anche una campagna di informazione, nostra con Enit e il Ministero del Turismo, per tranquillizzare tutti che al di la delle zone più colpite, qui, come sulla costa del Veneto e del Friuli Venezia Giulia funziona tutto più che bene".

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