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Stoccarda, Hong Hong Corri via in tutta Fretta c'è un Lavoro che ti Aspetta

3/11/2012 Rosaria Magnisi 0 Comments

 Fonte
www.blitzquotidiano.it      

ROMA – C’è una cittadina in Germania, Schwäbisch Hall, non lontano da Stoccarda, che cerca 2700 lavoratori, 2700 posti di lavoro vacanti e da occupare. Dall’altra parte del pianeta, ad Hong Kong, c’è una delle economie più dinamiche del pianeta. La cittadina tedesca, per cercare di trovare i lavoratori che le servono, ha invitato giornalisti italiani, greci, portoghesi e spagnoli. La metropoli cinese, senza bisogno d’inviti, sta registrando un’impennata del numero dei residenti europei.
“Corri all’estero in tutta fretta, c’è un lavoro che t’aspetta”. Lo slogan che qualche anno fa invitava a seguire il “biscione” può essere oggi riadattato in chiave esterofila. Che l’Italia sia povera d’opportunità lavorative e che l’estero rappresenti una valida alternativa è noto. La frase “bisognerebbe andar via da questo Paese” risuona, declinata in differenti modi, in molte conversazioni. Per alcuni incarna verbalmente un misto tra sogno e missione di vita. Per altri rappresenta invece una sorta di rassegnazione nei confronti dei limiti del nostro Paese. Certo, mollare tutto e partire non è facile. Ci vuole una discreta dose di coraggio, bisogna saper parlare una lingua diversa, e non è detto che sempre vada bene. Oltretutto non è nemmeno detto che lasciando l’Italia si trovi immediatamente lavoro, specialmente quello desiderato.
Per i più “timorosi” la Germania potrebbe essere allora la metà ideale. Ed in particolare la regione del Baden-Württemberg e la cittadina di Schwäbisch Hall. Questa piccola comunità, 37mila abitanti circa, cerca infatti ben 2700 lavoratori, qualificati. Offre cioè 2700 posti di lavoro di “qualità”. Requisito fondamentale però è la conoscenza del tedesco. Il sindaco di Schwabisch Hall, Hermann-Josef Pelgrim, socialdemocratico, dopo aver cercato invano i lavoratori che gli occorrono in Germania, ha deciso di rivolgersi all’estero. E così ha invitato i giornalisti dell’Europa Meridionale a fargli visita, per poi divulgare l’offerta nei loro paesi. Non che l’immigrazione, anche quella europea, manchi in Germania. Ma è rivolta ed indirizzata esclusivamente verso le grandi città come Berlino e Monaco.

Schwäbisch Hall cerca architetti, specialisti informatici, medici, imbianchini, manager. Praticamente ogni lavoratore potrebbe trovare un posto adatto a lui in questo paesino della Germania. Dal Portogallo hanno preso così seriamente l’invito che in pochi giorni sono arrivate oltre diecimila candidature. Peccato però che solo il 5% dei candidati conoscesse il tedesco. Il sindaco Pelgrim ha detto che daranno priorità alle candidature provenienti da disoccupati. Già, perché anche molti che disoccupati non sono non disdegnerebbero di far le valigie.

Per i più coraggiosi invece il viaggio potrebbe essere più lungo: destinazione Hong Kong. L’ex colonia britannica è infatti ancora oggi una delle economie più frizzanti del globo. Aprire un’impresa o una società e gettarsi nel mondo del business è facilissimo: trenta minuti, 200 dollari e il gioco è fatto. Questo, sommato alla crisi economica che si è abbattuta sull’Europa, ha fatto si che gli immigrati europei nella regione autonoma cinese siano cresciuti a dismisura negli ultimi anni. Tutti, tranne i tedeschi, guarda caso. Le presenze francesi sono aumentate del 60% negli ultimi 5 anni; gli italiani residenti in questa regione sono passati da 1732 nel 2008 a 2236 alla fine dello scorso anno; ma anche spagnoli e greci hanno aumentato la loro presenza.
Certo, la vita è meno facile in questo lembo di terra rispetto alla tranquilla Schwäbisch Hall. Come è facile cominciare altrettanto facile è fallire. Ma è vero che Hong Kong beneficia del boom cinese mantenendo però un carattere cosmopolita, un’apertura maggiore al mondo e avendo anche una magistratura indipendente. Inoltre la sua posizione geografica la colloca in una zona da sempre cruciale per il commercio e la sua natura “europea” ha da sempre fatto si che i prodotti del vecchio continente fossero molto apprezzati.
Dalla Germania ad Hong Kong ce n’è per tutti i gusti.

scritto da Riccardo Galli

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