Chi paga per il terremoto in Emilia??
Tre giorni prima del sisma il Governo ha riformato la Protezione Civile razionalizzano l'impegno economico dello Stato e spingendo per la creazione di un'assicurazione che tuteli gli immobili privati. Ma è decisivo? Le case a rischio sismico sono sei milioni
IL RIORDINO - Lo scorso 17 maggio è stato dato il via al Decreto Legge 59/2012, dedicato al riordino della Protezione Civile, ormai fiaccata dagli ultimi scandali finanziari che hanno interessato la gestione Bertolaso. Nelle ultime ore si sono inseguite migliaia di osservazioni, opinioni, giudizi nei confronti di questa norma, tacciando la “casta” di voler tutelare sé stessa tagliando ogni risorsa ed ogni appoggio alla “gente comune”.
DANNI PER MILIONI - Andiamo con ordine e ricapitoliamo gli avvenimenti delle ultime ore. Il ministro per i beni culturali Lorenzo Ornaghi, a margine di una visita al Castello Sforzesco di Milano ha definito i danni subìti dai monumenti storici nelle zone maggiormente colpite dal sisma, quindi nelle province di Modena, Ferrara e Mantova “davvero ingenti”. Secondo il Ministro “una quantificazione in euro è prematura, ma siamo nell’ordine di diverse decine di milioni di euro, anche se sarà necessaria una riunione per stilare la lista completa dei beni artistici lesi”.
PERCHE’ DEVONO ASSICURARSI? - Questo significa che stiamo parlando di cifre grosse, importanti, che non possono essere sostenute da chiunque senza un opportuno paracadute. La Gazzetta di Mantova, quotidiano di una delle zone colpite dal sisma dà molto spazio all’ipotesi “assicurazione”, lasciando la parola a Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, per il quale “larga parte degli italiani vive in zone a rischio sismico ma pochissimi sanno se la loro casa è davvero sicura o no: perché dovrebbero mettere mano al portafogli e sottoscrivere una costosa polizza assicurativa?”.
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